Domenica dopo l’Epifania - Battesimo del Signore: Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco

Domenica dopo l’Epifania - Battesimo del Signore: Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco


La liturgia di questa domenica conclude il tempo di Natale. Inizia il Tempo Ordinario.


La prima e seconda lettura annunciano che Gesù, Figlio di Dio, ci porta un'acqua viva che ci rigenera e ci rinnova tutti nello Spirito Santo. Nel Vangelo, Giovanni Battista dice a tutti di battezzare con acqua, ma che è già venuto fra noi Colui che ci battezza in Spirito Santo e fuoco.

Ascoltiamo la Parola di Dio


(Is 40, 1-5. 9-11):  1"Consolate, consolate il mio popolo - dice il vostro Dio. - 2Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata, perché ha ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati". 3Una voce grida: "Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio. 4Ogni valle sia innalzata, ogni monte e ogni colle siano abbassati; il terreno accidentato si trasformi in piano e quello scosceso in vallata. 5Allora si rivelerà la gloria del Signore e tutti gli uomini insieme la vedranno, perché la bocca del Signore ha parlato". 9Sali su un alto monte, tu che annunci liete notizie a Sion! Alza la tua voce con forza, tu che annunci liete notizie a Gerusalemme. Alza la voce, non temere; annuncia alle città di Giuda: "Ecco il vostro Dio! 10Ecco, il Signore Dio viene con potenza, il suo braccio esercita il dominio. Ecco, egli ha con sé il premio e la sua ricompensa lo precede. 11Come un pastore egli fa pascolare il gregge e con il suo braccio lo raduna; porta gli agnellini sul petto e conduce dolcemente le pecore madri"

(Tt 2, 11-14; 3,4-7):  Figlio mio, 11è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a tutti gli uomini 12e ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà, 13nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo. 14Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli appartenga, pieno di zelo per le opere buone. 3,4Ma quando apparvero la bontà di Dio, salvatore nostro, il suo amore per gli uomini, 5egli ci ha salvati, non per opere giuste da noi compiute, ma per la sua misericordia, con un'acqua che rigenera e rinnova nello Spirito Santo, 6che Dio ha effuso su di noi in abbondanza per mezzo di Gesù Cristo, salvatore nostro, 7affinché, giustificati per la sua grazia, diventassimo, nella speranza, eredi della vita eterna.

(Lc 3, 15-16. 21-22): In quel tempo, 15Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 21Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì 22e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento".

Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo


La prima lettura, da Isaia, profetizza che il Signore Dio rivelerà la sua gloria a tutta l’umanità, la quale lo vedrà venire con potenza a esercitare il suo dominio. 
Dio è il buon pastore che raduna il suo gregge, lo fa’ pascolare, porta gli agnellini sul petto, conduce con dolcezza le pecore madri e dona premi e ricompense. 
Nella seconda lettura S. Paolo sottolinea che questo pastore è il Figlio di Dio, Gesù Cristo, che ci ha salvati mediante l'acqua viva e ci rigenera e rinnova nello Spirito Santo. 
Il Padre effonde su di noi, con grande abbondanza, il suo infinito amore e misericordia affinché, giustificati per mezzo della grazia di Cristo, in lui, nostra speranza e nostro Salvatore, diventiamo eredi della vita eterna. 
Il Vangelo presenta Giovanni Battista interrogato dal popolo in attesa. Gli chiedono se sia lui il Cristo-Messia. Giovanni risponde a tutti che egli battezza soltanto con acqua, ma che viene Colui, più forte di lui, al quale non è nemmeno degno di slacciare i sandali. Egli battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 
Giunge Gesù, si fa battezzare insieme al popolo e, ricevuto il battesimo, si ferma in preghiera. 
Improvvisamente il cielo si apre, lo Spirito Santo scende su di lui in forma di colomba e la voce del Padre proclama dal cielo: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento". 
Cieli aperti, voce divina che risuona da essi, Spirito Santo che discende, sono tutti segni fondamentali del battesimo di Gesù. Uniti insieme rivelano il mistero di Gesù di Nazaret: Figlio Unigenito e prediletto del Padre, nel quale Dio è pienamente presente. 
Gesù Cristo possiede la pienezza dello Spirito Santo, datagli dal Padre che lo ha consacrato: Salvatore, Redentore, Profeta e Guida di tutta l’umanità
Questo Spirito Santo Gesù lo dona a noi, confermando la nostra condizione di figli amati dal Padre, e di suoi fratelli, suoi testimoni e suoi collaboratori. 
Di qui conseguono la nostra responsabilità e il nostro impegno attivo di fede e di amore, per la sua gloria e la salvezza dei nostri fratelli.

Riflessione


Quali sono le liete notizie da annunciare a Gerusalemme?

Chi è Colui che è grazia di Dio apparsa, che porta la salvezza a tutti gli uomini?

Chi è che dice a Gesù: "Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento"?

Preghiamo con la Liturgia della Chiesa


Padre d’immensa gloria, tu hai consacrato con potenza di Spirito Santo il tuo Verbo fatto uomo, e lo hai stabilito luce del mondo e alleanza di pace per tutti i popoli, concedi a noi, che oggi celebriamo il mistero del suo battesimo nel Giordano, di vivere come fedeli imitatori del tuo Figlio prediletto, in cui il tuo amore si compiace”.

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