Martedì 3ª settimana Tempo Ordinario
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La Lettera agli Ebrei
approfondisce quanto abbiamo già meditato. Non il sacrificio di tori e capri elimina i peccati, ma solo quello di Gesù, che fa’
la volontà del Padre. Nel Vangelo Gesù conferma che facendo la volontà
del Padre diveniamo suoi fratelli, sorelle e madri.
Ascoltiamo la Parola
(Eb 10, 1-10):
Fratelli, 1la Legge, poiché possiede soltanto
un'ombra dei beni futuri e non la realtà stessa delle cose, non ha mai il
potere di condurre alla perfezione per mezzo di sacrifici - sempre uguali, che
si continuano a offrire di anno in anno - coloro che si accostano a Dio. 2Altrimenti,
non si sarebbe forse cessato di offrirli, dal momento che gli offerenti,
purificati una volta per tutte, non avrebbero più alcuna coscienza dei peccati?
3Invece in quei sacrifici si rinnova di anno in anno il ricordo dei
peccati. 4È impossibile infatti che il sangue di tori e di capri
elimini i peccati. 5Per questo, entrando nel mondo, Cristo
dice: Tu non hai voluto né sacrificio né offerta, un corpo invece mi hai
preparato. 6Non hai
gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. 7Allora ho detto: "Ecco, io vengo -
poiché di me sta scritto nel rotolo del libro - per fare, o Dio, la tua volontà". 8Dopo aver detto: Tu non hai voluto e non hai gradito né sacrifici né offerte, né olocausti
né sacrifici per il peccato, cose che vengono offerte secondo la Legge,
9soggiunge: Ecco, io vengo a fare la tua volontà. Così egli abolisce il
primo sacrificio per costituire quello nuovo. 10Mediante
quella volontà siamo stati santificati per mezzo dell'offerta del corpo di Gesù
Cristo, una volta per sempre.
(Mc 3, 31-35): In
quel tempo 31giunsero la madre di Gesù e i suoi fratelli e, stando
fuori, mandarono a chiamarlo. 32Attorno a lui era seduta una folla,
e gli dissero: "Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno
fuori e ti cercano". 33Ma egli rispose loro: "Chi è mia
madre e chi sono i miei fratelli?". 34Girando lo sguardo su
quelli che erano seduti attorno a lui, disse: "Ecco mia madre e i miei
fratelli! 35Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è
fratello, sorella e madre".
Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo
La Lettera agli Ebrei
riprende il tema del valore dei sacrifici di tori e di capri, offerti nell’Antica
Alleanza, secondo l’antica Legge.
Essendo soltanto immagini e ombre
di quelli futuri, non potevano condurre alla perfezione e dovevano essere continuamente
ripetuti.
Gesù, invece, entrando nel mondo disse al Padre, tu non hai voluto sacrifici né gradito
olocausti e offerte per i peccati, ma mi hai preparato un corpo per cui “Ecco
io vengo a fare la tua volontà”, come è scritto di me.
In questo modo, il Cristo Gesù ha abolito i vecchi sacrifici, sostituendoli
con quello suo, nuovo e unico. È per mezzo di questa sua volontà, obbedienza e
offerta di sé e della sua persona, che ha salvato e santificato tutti gli
esseri umani una volta per sempre.
La differenza fra il suo sacrifcio e quelli
antichi risiede nel fatto che con l’unico suo sacrificio sulla croce, il Figlio
di Dio fatto uomo ha immolato tutto se stesso e la propria vita.
Così ha elevato
l’obbedienza alla volontà del Padre a fondamento e norma di tutto.
Anche
l’episodio del Vangelo di oggi conferma questa realtà.
Mentre Gesù sta
parlando a una folla di ascoltatori seduti attorno a lui, arrivano alcuni
dicendogli: "Ecco, tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno
fuori e ti cercano".
A queste parole,
Gesù gira lo sguardo su quelli che sono seduti attorno a lui e risponde:
“Ecco mia madre e i miei fratelli!”.
Poi,
per spiegare questa sua affermazione, aggiunge: “chi fa la volontà di Dio è per me fratello, sorella e madre”.
Fare
la volontà di Dio, quindi, è più importante di tutto e conta più di tutte le offerte
e i sacrifici.
Chiunque, infatti, con
questi rapporti spirituali e soprannaturali può essere fratello e sorella di Gesù, perché obbedire alla volontà del
Padre celeste è prioritario e conta più di tutti gli altri rapporti naturali,
compresi quelli di parentela e di sangue.
Riflessione
Perché i sacrifici dell’antica Legge erano soltanto un’ombra
e immagine di quello futuro?
Che cosa rende il nuovo sacrificio di Gesù Cristo unico e
maggiore di ogni altro?
Come possiamo essere veramente fratelli e sorelle di Gesù
Cristo, il Figlio di Dio?
Preghiamo con la Liturgia della Chiesa
“Dio della pace e del
perdono, tu ci hai dato in Cristo il sommo sacerdote che è entrato nel santuario
dei cieli in forza dell’unico sacrificio di espiazione; concedi a tutti noi di
trovare grazia davanti a te, perché possiamo condividere fino in fondo il
calice della tua volontà e partecipare pienamente alla morte redentrice del tuo
Figlio”.