Mercoledì 3ª settimana Tempo Ordinario


Mercoledì 3ª settimana Tempo Ordinario


La Lettera agli Ebrei sottolinea ancora il valore dell’unica oblazione di Cristo per il perdono dei peccati. La parabola del Vangelo indica che la Parola di Dio, ben accolta, produce generosi frutti divini, del trenta, sessanta e cento per uno.   

Ascoltiamo la Parola 


(Eb 10, 11-18): Fratelli 11ogni sacerdote si presenta giorno per giorno a celebrare il culto e a offrire molte volte gli stessi sacrifici, che non possono mai eliminare i peccati. 12Cristo, invece, avendo offerto un solo sacrificio per i peccati, si è assiso per sempre alla destra di Dio, 13aspettando ormai che i suoi nemici vengano posti a sgabello dei suoi piedi. 14Infatti, con un'unica offerta egli ha reso perfetti per sempre quelli che vengono santificati. 15A noi lo testimonia anche lo Spirito Santo. Infatti, dopo aver detto: 16Questa è l'alleanza che io stipulerò con loro dopo quei giorni, dice il Signore: io porrò le mie leggi nei loro cuori e le imprimerò nella loro mente, dice: 17e non mi ricorderò più dei loro peccati e delle loro iniquità. 18Ora, dove c'è il perdono di queste cose, non c'è più offerta per il peccato.

(Mc 4, 1-20): In quel tempo, Gesù 1cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. 2Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: 3"Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un'altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno". 9E diceva: "Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!". 10Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. 11Ed egli diceva loro: "A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, 12affinché  guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato". 13E disse loro: "Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? 14Il seminatore semina la Parola. 15Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l'ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. 16Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l'accolgono con gioia, 17ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. 18Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, 19ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. 20Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l'accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno".

Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo 


La Lettera agli Ebrei fa risaltare ancora l’immensità del sacrificio di Cristo. 
Sotto l’antica Legge ogni sacerdote doveva prestare il culto tutti i giorni e offrire molti sacrifici che però non potevano eliminare i peccati. 
Gesù, col suo unico sacrificio, ci ha reso perfetti e santi per sempre e seduto eternamente alla destra di Dio, presiede alla definitiva vittoria su tutti i suoi nemici. 
Egli, con la sua nuova l'alleanza, ha inciso nei nostri cuori e impresso nelle nostre anime la legge del suo amore e della sua grazia, perdonando i nostri peccati e cancellando le nostre iniquità, secondo le sue promesse. 
Dov'è il suo perdono non c'è più peccato. 
La parabola del Vangelo mostra la generosità di Cristo, seminatore divino, e l’incredibile fecondità della sua parola. Egli non semina la sua Parola soltanto nei terreni buoni, ma dappertutto, cominciando proprio dagli ambienti più difficili e le situazioni più negative o rischiose. 
La parabola usa le diverse immagini e simboli dei vari terreni, perché camprendiamo le esigenze del Vangelo e del Regno dei cieli
Vi sono quelli che ascoltano, ma poi lasciano che il demonio porti via la Parola seminata in loro. Vi sono coloro che subito accolgono la Parola con gioia ma, essendo incostanti e senza radici, apppena giungono tribolazioni e persecuzioni vengono meno. Vi sono quelli in cui preoccupazioni del mondo, seduzioni delle ricchezze e attrazioni delle passioni soffocano la Parola. 
In tutti questi casi, la Parola divina rimane senza frutto
Gesù cita per ultimi i terreni buoni, ossia quanti accolgono la Parola e portano frutti abbondanti: trenta, sessanta, cento per uno. La parabola, quindi, insegna quel che dobbiamo fare o evitare per essere terreni buoni, fecondi e ricchi nel far fruttare la grazia divina. 
Ogni ascoltatore deve disporsi ad attuare un impegno adeguato al dono ricevuto. Ogni Parola divina, infatti è grazia che guarisce ogni ascoltatore da tutte le malattie, infermità, debolezze, fragilità e storture della nostra umanità. 
È, ancora più, grazia divina che ci rende luminosi, autentici, sani, forti e stabili in Cristo. 
I rendimenti supergenerosi che Gesù ci attribuisce sono anch’essi il capolavoro di grazia di lui, unico Signore, che ci fa capaci di produrre l’interesse evangelico del cento per uno. 

Riflessione 


Perché Gesù è l’unico che rende perfetti per sempre quelli che ha redento e santificato?

Perché Gesù semina generosamente la sua Parola in ascoltatori di ogni genere?

Come possiamo accogliere la Parola e portare frutti del trenta, sessanta e cento per uno?

Preghiamo con la Liturgia della Chiesa 


O Dio, Padre della vita e autore della risurrezione, davanti a te anche i morti vivono; fa che la parola del tuo Figlio, seminata nei nostri cuori, germogli e fruttifichi in ogni opera buona, perché in vita e in morte siamo confermati nella speranza della gloria”.  

Post più popolari