Giovedì 7ª settimana T.Ordinario
Giovedì 7ª settimana
La prima lettura e il Vangelo ci indicano gli errori e i
peccati da evitare, le giuste azioni da compiere e i buoni comportamenti da
seguire per raggiungere la salvezza e non finire nella Geènna.
Ascoltiamo la Parola
(Sir 5, 1-8): 1Non confidare nelle tue ricchezze e non dire:
"Basto a me stesso". 2Non seguire il tuo istinto e la tua
forza, assecondando le passioni del tuo cuore. 3Non dire: "Chi
mi dominerà?" ,
perché il Signore senza dubbio farà giustizia. 4Non dire: "Ho
peccato, e che cosa mi è successo?", perché il Signore è paziente. 5Non
essere troppo sicuro del perdono tanto da aggiungere peccato a peccato. 6Non
dire: "La sua compassione è grande; mi perdonerà i molti peccati",
perché presso di lui c'è misericordia e ira, il suo sdegno si riverserà sui
peccatori. 7Non aspettare a convertirti al Signore e non rimandare
di giorno in giorno, perché improvvisa scoppierà l'ira del Signore e al tempo
del castigo sarai annientato. 8Non confidare in ricchezze ingiuste:
non ti gioveranno nel giorno della sventura.
(Mc 9, 41-50): In
quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli 41“chiunque vi darà da bere
un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico,
non perderà la sua ricompensa. 42Chi
scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per
lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare. 43Se la tua mano ti è motivo di scandalo,
tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le
due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. [44]
45E se il tuo piede ti è motivo di scandalo,
taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i
due piedi essere gettato nella Geènna. [ 46] 47E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo,
gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo,
anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, 48dove
il loro verme non muore e il fuoco non si estingue. 49Ognuno
infatti sarà salato con il fuoco. 50Buona cosa
è il sale; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli darete sapore?
Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri”.
Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo
Con diversità di accenti e di argomenti, la prima lettura e
il Vangelo mettono in guardia contro due errori diffusi e due peccati molto
comuni. Il primo è la presunzione di potersi salvare contando solo sulle
proprie forze, dimenticando le parole di Gesù: senza di me non potete far nulla. Il secondo è la pretesa di
sfidare la misericordia divina.
Il Siracide
presenta una serie di comportamenti sbagliati ed esiziali come: confidare nella ricchezza; pretendere di bastare a se stessi;
seguire i propri istinti; assecondare le proprie le passioni, ecc.
Altra forma
di arroganza colpevole è pensare: ho peccato e non mi è successo nulla. La
sicurezza ingiustificata di essere perdonati, infatti, spinge a commettere peccati
su peccati.
Chi pensa che presso Dio c'è misericordia e compassione, per cui
tutti i nostri peccati saranno perdonati, deve pure pensare che il Signore è
paziente e misericordioso ma anche giusto, ossia unisce misericordia e
giustizia.
La sua giustizia non prescinde mai dalla sua misericordia, né la sua
misericordia prescinde mai dalla sua giustizia. Questo è per noi un grande
mistero.
Nessuno, quindi, deve ritardare a convertirsi, rinviando il pentimento
di giorno in giorno, perché ciò è ingiusto, e confidare in ciò che è ingiusto non
porta alla salvezza ma a svantaggi e sventura.
Nel Vangelo, Gesù ricorda che
neanche il più piccolo gesto d’amore rimane senza ricompensa. Mette in guardia, però, dal peccato
e soprattuto dallo scandalo, che consiste nell’indurre altri a peccare. Per chi
scandalizza annuncia le pene più severe.
Infine invita i suoi seguaci a essere veramente
“sale della terra”. Ciò significa
essere dono evangelico di verità e di amore per tutti.
Vivendo così preserviamo
noi stessi e il mondo dalla corruzione, gustiamo il vero sapore soprannaturale
e scopriamo il valore spirituale della nostra vita.
Riflessione
Perché per salvarci non basta confidare
in noi stessi e nelle ricchezze?
Che cosa dice Gesù di chi scandalizza uno solo dei piccoli che credono in lui?
Perché e come i cristiani devono essere veramente il “sale della terra”?
Preghiamo con la Liturgia della Chiesa
O Dio, che nella
follia della croce manifesti quanto è distante la tua sapienza dalla logica del
mondo, donaci il vero spirito del vangelo, perché ardenti nella fede e
instancabili nella carità, diventiamo luce e sale della terra”.