Lunedì 7ª settimana del tempo ordinario
Lunedì 7ª settimana
La sapienza è una forma e una norma di vita giusta, fondata
sull’amore e il timore di Dio. Essa viene dal Signore e rimane sempre con lui. Il Vangelo
mostra i discepoli di Gesù che non riescono a scacciare uno spirito che rende
muto un ragazzo. Il Signore lo scaccia e ammonisce che solo pregando possiamo
ottenere ciò.
Ascoltiamo la Parola
(Sir 1, 1-10): 1Ogni
sapienza viene dal Signore e con lui rimane per sempre. 2La
sabbia del mare, le gocce della pioggia e i giorni dei secoli chi li potrà
contare? 3L'altezza del cielo, la distesa della
terra e le profondità dell'abisso chi le potrà esplorare? 4Prima
d'ogni cosa fu creata la sapienza e l'intelligenza prudente è da sempre. 5Fonte della sapienza è la parola di Dio nei
cieli, le sue vie sono i comandamenti eterni. 6La
radice della sapienza a chi fu rivelata? E le sue sottigliezze chi le conosce? 7Ciò che insegna la sapienza a chi fu
manifestato? La sua grande esperienza chi la comprende? 8Uno
solo è il sapiente e incute timore, seduto sopra il suo trono. 9Il
Signore stesso ha creato la sapienza, l'ha vista e l'ha misurata, l'ha effusa
su tutte le sue opere, 10a ogni mortale l'ha
donata con generosità, l'ha elargita a quelli che lo amano.
(Mc 9, 14-29): In
quel tempo, [Gesù, Pietro, Giacomo e e Giovanni, scesero dal monte] 14e arrivando presso i discepoli, videro attorno a
loro molta folla e alcuni scribi che discutevano con loro. 15E
subito tutta la folla, al vederlo, fu presa da meraviglia e corse a salutarlo. 16Ed
egli li interrogò: "Di che cosa discutete con loro?". 17E
dalla folla uno gli rispose: "Maestro, ho portato da te mio figlio, che ha
uno spirito muto. 18Dovunque lo afferri, lo getta a terra ed egli
schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Ho detto ai tuoi discepoli di
scacciarlo, ma non ci sono riusciti". 19Egli allora disse loro:
"O generazione incredula! Fino a quando sarò con voi? Fino a quando dovrò
sopportarvi? Portatelo da me". 20E glielo portarono. Alla vista
di Gesù, subito lo spirito scosse con convulsioni il ragazzo ed egli, caduto a
terra, si rotolava schiumando. 21Gesù interrogò il padre: "Da
quanto tempo gli accade questo?". Ed egli rispose: "Dall'infanzia; 22anzi,
spesso lo ha buttato anche nel fuoco e nell'acqua per ucciderlo. Ma se tu puoi
qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci". 23Gesù gli disse:
"Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede". 24Il padre
del fanciullo rispose subito ad alta voce: "Credo; aiuta la mia
incredulità!". 25Allora Gesù, vedendo accorrere la folla,
minacciò lo spirito impuro dicendogli: "Spirito muto e sordo, io ti
ordino, esci da lui e non vi rientrare più". 26Gridando e
scuotendolo fortemente, uscì. E il fanciullo diventò come morto, sicché molti
dicevano: "È morto". 27Ma Gesù lo prese per mano, lo fece
alzare ed egli stette in piedi. 28Entrato in casa, i suoi discepoli
gli domandavano in privato: "Perché noi non siamo riusciti a
scacciarlo?". 29Ed egli disse loro: "Questa specie di
demòni non si può scacciare in alcun modo, se non con la preghiera".
Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo
Da sempre la sapienza è presso Dio e viene da lui. Sua fonte è Dio e la sua Parola, i cui insegnamenti
e comandamenti sono eterni.
Il Siracide usa bellissime immagini per
mostrarla. Dio conosce tutto: la sabbia del mare, le gocce di pioggia, i
giorni dei secoli che nessuno può contare; l'altezza del cielo, la grandezza della
terra e le profondità dell'abisso che nessuno può esplorare.
Chiede, quindi:
chi conosce le sue sottigliezze e comprende
la sua infinita esperienza? La risposta è che la sapienza è soltanto di Dio che, seduto sul suo
trono, l’ha creata ed effusa su tutte le sue opere.
L’ha rivelata e la dona
generosamente a quanti lo amano, perché essa è la norma di una vita giusta
e di un modo corretto di vivere, fondati su l’amore e il timor di Dio.
Il Vangelo mostra i discepoli di Gesù incapaci di scacciare un demonio che rende
muto un ragazzo.
Il padre del muto racconta a Gesù
quel che gli avviene e gli chiede: “se tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e
aiutaci”. Le parole: “se tu puoi qualcosa” svelano una mancanza totale di fede,
che Gesù gli fa subito notare.
Già la folla si era mostrata una “generazione incredula”, perciò dice al
padre: “Se tu puoi”? E aggiunge “Tutto è possibile per chi crede”.
È insensato e ingiurioso chiedere
a Gesù, il Figlio onnipotente di Dio: “se tu puoi qualcosa”. Dobbiamo piuttosto chiedere
a noi se crediamo veramente in lui.
Il padre capisce il suo errore e si riscatta
dicendo: "Credo; aiuta la mia incredulità!". Gesù allora lo esaudisce. Comanda al demonio di uscire dal muto e non rientrarvi più, e ciò avviene immediatamente.
I discepoli chiedono perché essi non son riusciti a cacciarlo e Gesù risponde:
"Questa specie di demòni non si può
scacciare in alcun modo, se non con la preghiera".
Questa grande
verità vale per tutti. Riusciamo solo se crediamo fermamente in Gesù Figlio di
Dio e lo preghiamo sempre, senza stancarci mai.
Riflessione
Che cosa è e da chi viene la Sapienza?
Perché dicendo a Gesù “se tu puoi
qualcosa” mostriamo grave mancanza di fede?
Come risponde Gesù ai suoi discepoli che non son riusciti a
scacciare un demonio?
Preghiamo con la Liturgia della Chiesa
“O Padre, che hai
mandato il tuo Figlio a liberarci dalla schiavitù di Satana, sostienici con le
armi della fede, perché nel combattimento quotidiano contro il maligno
partecipiamo alla vittoria pasquale del Cristo”.