Sabato 25ª settimana – Tempo Ordinario


Sabato 25ª settimana – Tempo Ordinario

La profezia di Zaccaria riguarda la futura Gerusalemme celeste, aperta a tutti i popoli, vero Regno di Dio degli ultimi tempi. Nel Vangelo, invece, Gesù annuncia la sua passione e morte, che i suoi discepoli non capiscono.

Ascoltiamo la Parola 


(Zc 2,5-9.14-15): 5Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare. 6Gli domandai: "Dove vai?". Ed egli: "Vado a misurare Gerusalemme per vedere qual è la sua larghezza e qual è la sua lunghezza". 7Allora l'angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo, 8che gli disse: "Corri, va' a parlare a quel giovane e digli: "Gerusalemme sarà priva di mura, per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere. 9Io stesso - oracolo del Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in mezzo ad essa"". 14Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare in mezzo a te. Oracolo del Signore. 15Nazioni numerose aderiranno in quel giorno al Signore e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te e tu saprai che il Signore degli eserciti mi ha inviato a te.

(Lc 9,43-45): In quel giorno, 43mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, disse ai suoi discepoli: 44"Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini". 45Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.

Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo  


La profezia di Zaccaria riguarda la futura Gerusalemme del cielo, aperta a tutti i popoli, vero Regno di Dio degli ultimi tempi e per l’eternità. 
Le immagini la indicano priva di mura perché accoglierà moltitudini innumerevoli di eletti. Il Signore stesso sarà suo baluardo e mue mura, come muro di fuoco intorno ad essa e fuoco di gloria dentro di essa. 
Le parole “rallégrati, esulta, figlia di Sion”, sono le stesse che l’arcangelo Gabriele pronuncerà nel suo annuncio a Maria, nell'Incarnazione del Figlio dell’Altissimo, che verrà ad abitare in lei, per dimorare per sempre nel suo popolo. A lui aderiranno, come Signore, tutte le Nazioni. 
Il Vangelo mostra le persone ammirate per tutte le opere compiute da Gesù. Egli, però, ai suoi discepoli che non lo capiscono, ripete ancora che sta per essere consegnato nelle mani degli uomini per essere messo a morte, ossia la dolorosa passione e morte che lo attendono. 
I discepoli non colgono il senso di tali parole e ogni volta hanno paura a interrogarlo. L’umiliazione, passione e morte in croce del Figlio di Dio rimane per tutti un mistero infinito. 
Solo la grazia e l’amore di Dio possono farci accogliere, nella fede, questo mistero di salvezza e di santità, di dolore e d'amore, di morte e di risurrezione e vita eterna, di umiliazione immensa e di gloria infinita. 

Riflessione 


Perché e che cosa significa che la Gerusalemme celeste è priva di mura?

Perché Gesù ripete più volte ai suoi discepoli che sarà consegnato nelle mani degli uomini?

Perché i suoi discepoli non capivano e avevano timore d’interrogarlo su questo argomento?

Preghiamo con la Liturgia della Chiesa 


Fa’ di noi, o Padre, i fedeli discepoli di quella sapienza che ha il suo maestro e la sua cattedra nel Cristo innalzato sulla croce, perché impariamo a vincere le tentazioni e le paure che sorgono da noi e dal mondo, per camminare sulla via del calvario, verso la vera vita”.

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