Giovedì 30ª settimana – Tempo Ordinario
Giovedì 30ª settimana – Tempo Ordinario
Paolo ricorda ai cristiani che nulla e nessuno può separarci
dall’amore di Dio che è in Cristo. Nel Vangelo, ai
messaggeri di Erode, che lo invitano ad andarsene perché
Erode lo vuole uccidere, Gesù risponde che rimane e continua la sua
missione, che nulla e nessuno gli può impedire.
Ascoltiamo la Parola
(Rm 8,31-39): Fratelli,
31se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? 32Egli,
che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi,
non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? 33Chi
muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! 34Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è
risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! 35Chi ci
separerà dall'amore di Cristo? Forse la tribolazione, l'angoscia, la
persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? 36Come sta
scritto: Per causa tua siamo messi a
morte tutto il giorno, siamo considerati come pecore da macello. 37Ma
in tutte queste cose noi siamo più che vincitori grazie a colui che ci ha
amati. 38Io sono infatti persuaso che né morte né vita, né angeli né
principati, né presente né avvenire, né potenze, 39né altezza né
profondità, né alcun'altra creatura potrà mai separarci dall'amore di Dio, che
è in Cristo Gesù, nostro Signore.
(Lc 13,31-35): 31In quel momento si avvicinarono alcuni farisei a
dirgli: "Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere".
32Egli rispose loro: "Andate a dire a quella volpe: "Ecco,
io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia
opera è compiuta. 33Però è necessario che oggi, domani e il giorno
seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia
fuori di Gerusalemme". 34Gerusalemme, Gerusalemme, tu che
uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho
voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali,
e voi non avete voluto! 35Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi!
Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: Benedetto colui che viene nel nome del
Signore!".
Meditiamo con l’aiuto dello Spirito Santo
Paolo ci ricorda che se Dio non ha risparmiato
il proprio Figlio, ma lo ha consegnato ai suoi nemici nel suo amore per noi, nulla e nessuno potrà
mai esserci contro.
Se Dio ci giustifica, nessuno può condannarci. Se Gesù, morto,
risorto e asceso alla destra di Dio intercede per noi, nessuno può separarci
dal suo amore.
Con l’amore di Cristo vinciamo ogni tribolazione, angoscia,
persecuzione, fame, nudità, pericolo e spada.
Nulla e nessuno: morte, vita, principati, potenze, creature, presente e avvenire,
altezze e profondità, possono separarci dall'amore che il Padre ci ha dato nel
Figlio Gesù.
Nel Vangelo, alcuni farisei invitano Gesù ad andar via
dalla Perea perché Erode Antipa vuole ucciderlo.
Forse è un’astuzia per impedirgli
la sua opera. Gesù, però, sapendo quale passione lo aspetta, dice loro di rispondere
a Erode che continuerà la sua missione e nessuno gliela potrà impedire.
Aggiunge, poi, che nessun profeta muore fuori di Gerusalemme, la città che uccide i profeti e lapida gli
inviati da Dio.
Conclude, infine, con un accorato lamento sulla città,
ricordando quante volte ha cercato di raccogliere i suoi figli, come la
chioccia raccoglie i pulcini sotto le sue ali, ma essa non ha voluto.
Perciò
profetizza che essa sarà abbandonata e non lo vedrà più, fino al giorno in cui gli
eletti diranno: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”.
Riflessione
Perché se Dio è per noi, nulla e nessuno
potranno essere contro di noi?
Perché Gesù dice che non è possibile
che un profeta muoia fuori di Gerusalemme?
Perché Gerusalemme non volle che Gesù raccogliesse
i suoi figli, come una chioccia i suoi pulcini?
Preghiamo con la Liturgia della Chiesa
“O Dio, tu non
privasti mai il tuo popolo della voce dei profeti; effondi il tuo Spirito sul
nuovo Israele, perché ogni uomo sia ricco del tuo dono, e a tutti i popoli
della terra siano annunziate le meraviglie del tuo amore”.