Tempo Ordinario - Mercoledì 3ª settimana
Tempo Ordinario - Mercoledì 3ª settimana
La prima lettura mostra David che vorrebbe costruire un
grande tempio al Signore, ma il Signore ha un progetto spirituale e di
salvezza, ben maggiore del suo. Non un tempio di pietra soggetto a distruzione
e decadenza, ma un tempio eterno. Manda perciò il profeta Natan a indicargli tale
progetto.
Ascoltiamo la Parola di Dio
2Sam 7, 4-17: In
quei giorni 4fu rivolta a Natan questa parola
del Signore: 5"Va' e di' al mio servo Davide: Così dice il
Signore: "Forse tu mi costruirai una casa, perché io vi abiti? 6Io
infatti non ho abitato in una casa da quando ho fatto salire Israele
dall'Egitto fino ad oggi; sono andato vagando sotto una tenda, in un
padiglione. 7Durante tutto il tempo in cui ho camminato insieme con
tutti gli Israeliti, ho forse mai detto ad alcuno dei giudici d'Israele, a cui
avevo comandato di pascere il mio popolo Israele: Perché non mi avete edificato
una casa di cedro?". 8Ora dunque dirai al mio servo Davide:
Così dice il Signore degli eserciti: “Io ti ho preso dal pascolo, mentre
seguivi il gregge, perché tu fossi capo del mio popolo Israele. 9Sono
stato con te dovunque sei andato, ho distrutto tutti i tuoi nemici davanti a te
e renderò il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. 10Fisserò
un luogo per Israele, mio popolo, e ve lo pianterò perché vi abiti e non tremi
più e i malfattori non lo opprimano come in passato 11e come dal
giorno in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti darò
riposo da tutti i tuoi nemici. Il Signore ti annuncia che farà a te una casa. 12Quando
i tuoi giorni saranno compiuti e tu dormirai con i tuoi padri, io susciterò un
tuo discendente dopo di te, uscito dalle tue viscere, e renderò stabile il suo
regno. 13Egli edificherà una casa al mio nome e io renderò stabile
il trono del suo regno per sempre. 14Io sarò per lui padre ed egli
sarà per me figlio. Se farà il male, lo colpirò con verga d’uomo e con percosse
di figli d’uomo, 15ma non ritirerò da lui il mio amore, come l’ho
ritirato da Saul, che ho rimosso di fronte a te. 16La tua casa e il
tuo regno saranno saldi per sempre davanti a te, il tuo trono sarà reso stabile
per sempre”. 17Natan parlò a Davide secondo tutte queste parole e
secondo tutta questa visione.
Mc 4, 1-20: In
quel tempo, Gesù 1cominciò di nuovo a insegnare
lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito
su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a
terra lungo la riva. 2Insegnava loro molte cose con parabole e
diceva loro nel suo insegnamento: 3"Ascoltate. Ecco, il
seminatore uscì a seminare. 4Mentre seminava, una parte cadde lungo
la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. 5Un'altra parte
cadde sul terreno sassoso, dove non c'era molta terra; e subito germogliò
perché il terreno non era profondo, 6ma quando spuntò il sole, fu
bruciata e, non avendo radici, seccò. 7Un'altra parte cadde tra i
rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. 8Altre
parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero
il trenta, il sessanta, il cento per uno". 9E diceva: "Chi
ha orecchi per ascoltare, ascolti!".10Quando poi furono da
soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle
parabole. 11Ed egli diceva loro: "A voi è stato dato il mistero
del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, 12affinché
guardino, sì, ma non vedano,ascoltino, sì, ma non comprendano perché non si
convertano e venga loro perdonato ". 13E disse loro:
"Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole?
14Il seminatore semina la Parola. 15Quelli lungo la
strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l'ascoltano,
subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. 16Quelli
seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola,
subito l'accolgono con gioia, 17ma non hanno radice in se stessi,
sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o
persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. 18Altri sono
quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, 19ma
sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e
tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. 20Altri
ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la
Parola, l'accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per
uno".
Meditiamo con lo Spirito Santo
La prima lettura mostra la differenza fra i progetti
dell’uomo e quelli di Dio. David voleva costruire al Signore un tempio di
pietra e marmo, soggetto, come ogni costruzione umana, a distruzione e
decadenza. Il Signore, invece, aveva un progetto spirituale di salvezza, ben maggiore
a tutti i progetti umani.
Mandò quindi a Davide il profeta Natan per ricordargli
tutto il bene che gli aveva già fatto e rivelargli il suo progetto divenuto
chiaro e pienamente comprensibile soltanto con l’incarnazione di Gesù.
Dio,
infatti, promette a Davide Dio un discendente, al quale darà un regno stabile per sempre. Questo
“Figlio di Davide” edificherà una
casa stabile a Dio Padre, che ne farà il suo regno perenne.
Dio Padre non
ritirerà mai il suo amore da questo suo figlio, la cui casa e regno rimarranno saldi
per sempre e il trono stabile e perenne.
Queste promesse non riguardavano la
casa terrena e la discendenza materiale di Davide, storicamente sempre
instabili e destinate a estinguersi. Si realizzarono, invece, pienamente e ben
oltre ogni pensiero umano, a livello storico, spirituale e soprannaturale nel Figlio di Davide Gesù di Nazaret e il suo
regno.
Il Vangelo presenta la parabola del seminatore e dei terreni. Gesù
è il seminatore che semina con gran
generosità divina la sua parola in tutti i terreni, ossia a tutte le genti. Non
sceglie solo i campi, ossia gli ascoltatoti, più fecondi, fertili, capaci di frutti
più abbondanti, ma quelli più poveri, difficili e stentati: ai lati della
strada, fra sassi, rovi e spine.
l loro ostacoli sono: incostanza, tribolazioni, persecuzioni,
preoccupazioni mondane, seduzioni, ricchezze e passioni che soffocano la
Parola.
La grazia divina, però, opera per ricavare frutto da tutti i campi, sia
difficili che buoni. Di qui la possibilità per tutti di accogliere la Parola e
portare buon frutto: “trenta, sessanta,
cento per uno”. A Dio, infatti, è tutto possibile e non ci abbandona mai.
Riflessione
Che cosa vuole costruire Davide a Dio?
Qual è, invece, il progetto di Dio per Davide e la sua
discendenza?
Perché Gesù semina generosamente la sua parola anche nei
terreni più difficili?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“O Padre, tu hai
mandato il Cristo, re e profeta, ad annunziare ai poveri il lieto messaggio del
tuo regno, fa’ che la sua parola che oggi risuona nella Chiesa, ci edifichi in
un corpo solo e ci renda strumento di liberazione e di salvezza”.