Tempo Ordinario - Martedì 13ª settimana
Tempo Ordinario - Martedì 13ª settimana
Il profeta Amos ammonisce gli Israeliti sulla loro
situazione. Dio li ha eletti fra tutte le stirpi della
terra ed esige fedeltà. Essi invece sono infedeli, perciò si preparino a
incontrarlo. Il Vangelo racconta una tempesta del lago. Vento forte e ondate
enormi causano grande paura nei discepoli. Gesù placa e rasserena tutto con una
sola parola.
Ascoltiamo la Parola di Dio
(Am 3,1-8.4,11-12):
1Ascoltate questa parola, che il Signore ha
detto riguardo a voi, figli d'Israele, e riguardo a tutta la stirpe che ho
fatto salire dall'Egitto: 2"Soltanto voi ho conosciuto tra
tutte le stirpi della terra; perciò io vi farò scontare tutte le vostre colpe. 3Camminano
forse due uomini insieme, senza essersi messi d'accordo? 4Ruggisce
forse il leone nella foresta, se non ha qualche preda? Il leoncello manda un
grido dalla sua tana, se non ha preso nulla? 5Si precipita forse un
uccello a terra in una trappola, senza che vi sia un'esca? Scatta forse la
trappola dal suolo, se non ha preso qualche cosa? 6Risuona forse il
corno nella città, senza che il popolo si metta in allarme? Avviene forse nella
città una sventura, che non sia causata dal Signore? 7In verità, il
Signore non fa cosa alcuna senza aver rivelato il suo piano ai suoi servitori,
i profeti. 8Ruggisce il leone: chi non tremerà? Il Signore Dio ha
parlato: chi non profeterà? 11"Vi ho travolti come Dio aveva
travolto Sòdoma e Gomorra, eravate come un tizzone strappato da un incendio; ma
non siete ritornati a me". Oracolo del Signore. 12Perciò ti
tratterò così, Israele! Poiché questo devo fare di te: prepàrati all'incontro
con il tuo Dio, o Israele!
(Mt
8, 23-27): In quel tempo, 23Salito
Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24Ed ecco, avvenne
nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde;
ma egli dormiva. 25Allora si accostarono a lui e lo svegliarono,
dicendo: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". 26Ed egli
disse loro: "Perché avete paura, gente di poca fede?". Poi si alzò,
minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia. 27Tutti, pieni
di stupore, dicevano: "Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli
obbediscono?".
Meditiamo con lo Spirito Santo
Il profeta Amos ricorda agli Israeliti che Dio li ha eletti tra tutte le stirpi e liberati dalla schiavitù d’Egitto. Si
aspettava riconoscenza e gratitudine e invece ricevette infedeltà e
iniquità.
L’invito profetico di prepararsi a incontrare il Signore, però, non è solo minaccia ma anche invito e promessa,
perché i suoi interventi portano grazie preziose di salvezza e doni di purificazione.
Il Vangelo ricorda che Dio è Signore dei
cieli, della terra, dei mari, delle immensità e degli abissi. Nulla sfugge alla
sua volontà e potenza d’amore.
L’Antico Testamento
lo descrive librato sugli abissi e mentre apre le acque del mar Rosso e del
Giordano per far passare salvo il suo popolo.
Nel Vangelo Gesù cammina sulle acque. Matteo
chiama “grande sconvolgimento nel mare”, una
gran tempesta notturna le cui ondate coprono la barca dei discepoli che,
impauriti, svegliano Gesù che dorme.
Gridano: "Salvaci, Signore, siamo perduti!". Gesù chiede loro: “Perché avete paura, gente di poca fede?”, poi
sgrida venti e mare, causando una grande bonaccia.
È la fede in Gesù a far vincere ogni
paura, perché il Signore è garanzia contro ogni avversità e pericolo. Con una sola
parola fa calma e pace.
Con la Chiesa e come seguaci di Cristo dovremo affrontare
sempre “grandi sconvolgimenti”.
Invochiamo, quindi, il Figlio di Dio, senza timori né angosce, ma con speranza
e fiducia, perché ci darà sempre vittoria e pace.
Riflessione
Che cosa significa per Israele essere stato scelto da Dio
fra tutte le stirpi della terra?
Perché i discepoli svegliano Gesù gridando "Salvaci,
Signore, siamo perduti!"?
Che cosa risponde Gesù e che cosa comanda ai venti, al
mare e alla tempesta?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“Rendi salda, o
Signore, la fede del popolo cristiano, perché non ci esaltiamo nel successo,
non ci abbattiamo nelle tempeste, ma in ogni evento riconosciamo che tu sei
presente e ci accompagni nel cammino della storia”.