Tempo Ordinario - Venerdì 14ª settimana. S. Veronica Giuliani


 

Tempo Ordinario - Venerdì 14ª settimana. S. Veronica Giuliani



La profezia di Osea termina annunciando speranza, incoraggiamento e gioia. L’uomo non adorerà più le opere delle sue mani ma camminerà nelle vie del Signore. Nel Vangelo Gesù ricorda ai  discepoli che nel mondo li odieranno a causa del suo nome, ma perseverando saranno salvi.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio



(Os 14, 2-10): 2Torna dunque, Israele, al Signore, tuo Dio, poiché hai inciampato nella tua iniquità. 3Preparate le parole da dire e tornate al Signore; ditegli: "Togli ogni iniquità, accetta ciò che è bene: non offerta di tori immolati, ma la lode delle nostre labbra. 4Assur non ci salverà, non cavalcheremo più su cavalli, né chiameremo più "dio nostro" l'opera delle nostre mani, perché presso di te l'orfano trova misericordia". 5"Io li guarirò dalla loro infedeltà, li amerò profondamente, poiché la mia ira si è allontanata da loro. 6Sarò come rugiada per Israele; fiorirà come un giglio e metterà radici come un albero del Libano, 7si spanderanno i suoi germogli e avrà la bellezza dell'olivo e la fragranza del Libano. 8Ritorneranno a sedersi alla mia ombra, faranno rivivere il grano, fioriranno come le vigne, saranno famosi come il vino del Libano. 9Che ho ancora in comune con gli idoli, o Èfraim? Io l'esaudisco e veglio su di lui; io sono come un cipresso sempre verde, il tuo frutto è opera mia". 10Chi è saggio comprenda queste cose, chi ha intelligenza le comprenda; poiché rette sono le vie del Signore, i giusti camminano in esse, mentre i malvagi v'inciampano.


(Mt 10, 16-23): In quel tempo, Gesù disse ai suoi apostoli; 16Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. 17Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; 18e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. 19Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell'ora ciò che dovrete dire: 20infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. 21Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. 22Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato. 23Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un'altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo.  

 

Meditiamo con lo Spirito Santo



Osea conclude la sua profezia con un annuncio di speranza, gioia e coraggio. 
Dio invita tutti i suoi figli a ritornare a lui, agire bene, lodarlo e riconoscere che solo Lui può salvarli. 
Se useranno misericordia verso gli orfani e i poveri, li guarirà dalle loro infedeltà, li amerà profondamente, li farà vivere e rifiorire. 
Nel Vangelo, Gesù annuncia agli Apostoli  le difficoltà e le persecuzioni che incontreranno nella loro missione. 
Devono aspettarsi dure prove perché andranno come pecore in mezzo ai lupi. Dovranno essere semplici come colombe e prudenti come serpenti. 
Quando saranno perseguitati in una città fuggano in un'altra, perché persecuzioni e martirio fanno parte del mistero della fede e del suo trionfo. 
Quando renderanno testimonianza a Cristo nei tribunali e le sinagoghe, o davanti a re e governatori pagani non si preoccupino di cosa dire, perché lo Spirito del Padre parlerà in loro e suggerirà tutto ciò che devono annunciare. 
Anche nelle famiglie vi saranno divisioni fra non credenti e i credenti che per causa di Gesù saranno odiati da tutti, ma quanti perseverano saranno salvi.

 

Riflessione 



Che deve fare Israele per ritornare veramente al Signore? 

Che cosa raccomanda Gesù ai suoi Apostoli inviati ad annunciare il Vangelo nel mondo?

Perché  Apostoli e seguaci di Cristo soffriranno sempre odio e avranno persecuzioni nel mondo?

 

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa



O Dio, che nel tuo Figlio spogliato e umiliato sulla croce hai rivelato la forza dell’amore, apri il nostro cuore al dono del tuo Spirito e spezza le catene della violenza e dell’odio, perché nella vittoria del bene sul male testimoniamo il tuo vangelo di pace”.  

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