Tempo Ordinario - Venerdì 17 ª settimana. S. Ignazio di Loyola


 

Tempo Ordinario - Venerdì 17 ª settimana. S. Ignazio di Loyola



Oggi le due letture mostrano la facilità con cui le persone trasgrediscono la volontà di Dio e rifutano la sua Parola, se la contrastano nella loro vita e nei loro comportamenti. Ciò avveniva già al tempo dei profeti e continuò contro lo stesso Signore Gesù.  

 

Ascoltiamo la Parola di Dio



(Ger 26, 1-9): All'inizio del regno di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, fu rivolta a Geremia questa parola da parte del Signore: 2"Così dice il Signore: Va' nell'atrio del tempio del Signore e riferisci a tutte le città di Giuda che vengono per adorare nel tempio del Signore tutte le parole che ti ho comandato di annunciare loro; non tralasciare neppure una parola. 3Forse ti ascolteranno e ciascuno abbandonerà la propria condotta perversa; in tal caso mi pentirò di tutto il male che pensavo di fare loro per la malvagità delle loro azioni. 4Tu dunque dirai loro: Dice il Signore: Se non mi ascolterete, se non camminerete secondo la legge che ho posto davanti a voi 5e se non ascolterete le parole dei profeti, miei servi, che ho inviato a voi con assidua premura, ma che voi non avete ascoltato, 6io ridurrò questo tempio come quello di Silo e farò di questa città una maledizione per tutti i popoli della terra". 7I sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che diceva queste parole nel tempio del Signore. 8Ora, quando Geremia finì di riferire quanto il Signore gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo arrestarono dicendo: "Devi morire! 9Perché hai predetto nel nome del Signore: "Questo tempio diventerà come Silo e questa città sarà devastata, disabitata"?". Tutto il popolo si radunò contro Geremia nel tempio del Signore.


(Mt 13, 54-58): In quel tempo Gesù, 54venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: "Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? 55Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? 56E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?". 57Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: "Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua". 58E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi. 

 

Meditiamo con lo Spirito Santo



Le letture di oggi mostrano che facilmente trasgrediamo la volontà e la parola di Dio, se contrastano i nostri interessi e desideri terreni. 
Dio invia Geremia al popolo per fargli abbandonare le sue azioni perverse. Deve pure annunciare che il Tempio e il  culto sono vani, se non si pratica la giustizia e si disobbedisce alla volontà divina. Gerusalemme sarà distrutta come Silo. 
Popolo, capi e sacerdoti si radunano allora contro Geremia e lo imprigionano per ucciderlo.
Il Vangelo presenta il rifiuto della parola di Dio da parte della gente di Nazareth. Essi sono stupiti perché hanno visto i prodigi di Gesù e ne hanno ascoltato le parole di sapienza divina. 
Tuttavia, invece di accoglierlo con gioia si scandalizzano e gli si oppongono, col pretesto di conoscerne la famiglia e i parenti. 
Prigionieri del cattivo spirito, come scribi, farisei ed erodiani, si chiedono da dove gli vengano le grandi cose che fa e le parole che dice, e lo contraddicono anziché convertirsi. 
Gesù per loro è soltanto “il figlio del falegname”, perciò si chiudono ai fatti e alla fede che lo mostrano vero Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore e Redentore dell’umanità. 
Gesù li ammonisce: “Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua”. 
Lì, però, a causa della loro incredulità, non può fare molti prodigi.         

 

Riflessione 



Perché sacerdoti, profeti e popolo imprigionano Geremia dicendogli: "Devi morire”?

Perché la sapienza, i prodigi e gli insegnamenti di Gesù sono motivo di scandalo?

Perché a Nazareth Gesù non poté fare molti prodigi?

 

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa



Onnipotente Signore, che domini tutto il creato, rafforza la nostra fede e fa’ che ti riconosciamo presente in ogni avvenimento della vita e della storia, per affrontare serenamente ogni prova e camminare con Cristo verso la tua pace”. 

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