Tempo Ordinario - Sabato 34ª settimana. S. Giacomo della Marca

 

 

Tempo Ordinario - Sabato 34ª settimana. S. Giacomo della Marca

 

La visione finale dell’Apocalisse è splendida: i beati, illuminati dal Signore Dio, ne vedranno il volto, lo adoreranno, ne porteranno il nome sulla fronte e regneranno con lui nei secoli dei secoli. Nel Vangelo, Gesù raccomanda di vigilare e pregare per essere sempre pronti a comparire davanti a Lui, Figlio dell'uomo.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio

 

Ap 22, 1-7: L’angelo del Signore mostrò a me, Giovanni, 1un fiume d'acqua viva, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. 2In mezzo alla piazza della città, e da una parte e dall'altra del fiume, si trova un albero di vita che dà frutti dodici volte all'anno, portando frutto ogni mese; le foglie dell'albero servono a guarire le nazioni. 3E non vi sarà più maledizione. Nella città vi sarà il trono di Dio e dell'Agnello: i suoi servi lo adoreranno; 4vedranno il suo volto  e porteranno il suo nome sulla fronte. 5Non vi sarà più notte, e non avranno più bisogno di luce di lampada né di luce di sole, perché il Signore Dio li illuminerà. E regneranno nei secoli dei secoli. 6E mi disse: "Queste parole sono certe e vere. Il Signore, il Dio che ispira i profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere tra breve. 7Ecco, io vengo presto. Beato chi custodisce le parole profetiche di questo libro".  

 Lc 21, 34-36: In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli 34State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; 35come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra. 36Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo".

 

Meditiamo con lo Spirito Santo

 

La visione finale dell’Apocalisse è splendida. Nella Gerusalemme celeste, dal trono di Dio e dell'Agnello scaturisce un fiume d'acqua viva, limpidissima (la grazia) e dai due lati del fiume, alberi di vita per tutto l’anno danno frutti (dello Spirito) le cui foglie guariscono. 

Non vi è bisogno di luce di lampada né di sole, perché il Signore Dio illumina tutto e tutti, e non vi sarà più notte. 

I servi del Signore Dio, ossia i beati, illuminati da Lui, ne vedranno il volto, lo adoreranno, ne porteranno il nome sulla fronte, e con lui regneranno nei secoli dei secoli, ossia per sempre. 

Queste parole sono certe e vere, queste cose accadranno e il Signore verrà presto. 

Nel Vangelo, Gesù ripete ancora ai suoi discepoli le sue ultime racomandazioni: vigilate perché i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita. 

Vegliate pregando in ogni momento. In questo modo, avremo la forza di fuggire e vincere ogni male e potremo comparire davanti al Figlio dell'uomo. 

Tale nostra comparsa davanti al suo giudizio sarà priva di ogni timore (Gv 2,28; 4,17) perché saremo con lui per sempre (1Ts 4,17).

 

Riflessione 

 

Quale visione offre l’Apocalisse della casa del Padre ossia la Gerusalemme celeste?

Che fare perché i nostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita?

Che cosa ci fa comparire davanti al Figlio dell'uomo con fede, fiducia e speranza?

 

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa

 

O Cristo, stella radiosa del mattino, incarnazione dell’infinito amore, salvezza sempre invocata e sempre attesa, tutta la Chiesa ora ti grida come la sposa pronta per le nozze: vieni, Signore Gesù, unica speranza del mondo”.

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