Tempo Ordinario - Venerdì 33ª settimana

 

 

Tempo Ordinario - Venerdì 33ª settimana

 

L’Apocalisse presenta ancora un libro, questa volta piccolo, dato al veggente, perché profetizzi a tutti. Tutti i cristiani, infatti devono essere profeti del Regno di Cristo. Nel Vangelo Gesù purifica il Tempio cacciandone mercanti e cambiavalute che ne fanno un covo di ladri.

 

Ascoltiamo la Parola di Dio

 

Ap 10, 8-11: Io, Giovanni, udii una voce dal cielo che diceva: 8"Va', prendi il libro aperto dalla mano dell'angelo che sta in piedi sul mare e sulla terra". 9Allora mi avvicinai all'angelo e lo pregai di darmi il piccolo libro. Ed egli mi disse: "Prendilo e divoralo; ti riempirà di amarezza le viscere, ma in bocca ti sarà dolce come il miele". 10Presi quel piccolo libro dalla mano dell'angelo e lo divorai; in bocca lo sentii dolce come il miele, ma come l'ebbi inghiottito ne sentii nelle viscere tutta l'amarezza. 11Allora mi fu detto: "Devi profetizzare ancora su molti popoli, nazioni, lingue e re".

Lc 19, 45-48: In quel tempo, Gesù 45entrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano, 46dicendo loro: "Sta scritto: La mia casa sarà casa di preghiera. Voi invece ne avete fatto un covo di ladri". 47Ogni giorno insegnava nel tempio. I capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano di farlo morire e così anche i capi del popolo; 48ma non sapevano che cosa fare, perché tutto il popolo pendeva dalle sue labbra nell'ascoltarlo.  

 

Meditiamo con lo Spirito Santo

 

Dopo il grande libro sigillato, che solo Gesù poté aprire, l’Apocalisse presenta un altro libro, molto piccolo, che l’angelo consegna al veggente, perché profetizzi davanti a popoli, nazioni, lingue e re. 

L’angelo lo invita a divorare il libretto che gli riempirà le viscere di amarezza, benché in bocca gli sia dolce come il miele. Questo gesto indica che tutti i cristiani, illuminati da Cristo sui grandi misteri divini, devono a loro volta diventare coraggiosi profeti della Parola di Dio e del Regno di Cristo davanti a tutti. 

Il libretto, che in bocca è dolce come il miele ma nelle viscere è pieno di amarezza, indica le gioie e le prove e amarezze che devono attendersi e affrontare quanti sono impegnati a servire Cristo e il suo Regno. 

Nel Vangelo, Gesù purifica il tempio, nel quale insegna ogni giorno, cacciandone i mercanti e i cambiavalute che ne hanno fatto un covo di ladri, anziché una casa di preghiera. 

Spinto dal suo zelo divino, cita le forti parole d’Isaia e di Geremia. I capi dei sacerdoti e del popolo, insieme agli scribi, toccati nei loro interessi e guadagni materiali, diventano suoi acerrimi nemici e cercano di farlo morire, ma non sanno che cosa fare, perché tutto il popolo, nell'ascoltarlo, pende dalle sue labbra. 

Quest’episodio ci dice che la Parola rivelata, ha sempre una forza e risonanza non solo morale e religiosa, ma anche sociale e politica. 

Anche oggi missionari e credenti sono perseguitati e uccisi per la loro coraggiosa fedeltà e testimonianza al Vangelo. 

Preghiamo perché lo Spirito Santo renda tutti i cristiani testimoni sempre fedeli alla Parola, contro ogni ingiustizia, con coraggio e forza, ma anche con carità e dolcezza. 

 

Riflessione  

 

Perché il piccolo libro dato al veggente risulta, insieme, pieno di dolcezza e di amarezza?

Che cosa dice Gesù scacciando i venditori e i cambiavalute dal Tempio?

Perché capi dei sacerdoti, del popolo e scribi cercano di far morire Gesù?

 

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa

 

O Padre, che in Cristo, agnello pasquale e luce delle genti, chiami tutti gli uomini a formare il popolo della nuova alleanza, conferma in noi la grazia del battesimo con la forza del tuo Spirito, perché tutta la nostra vita proclami il lieto annunzio del vangelo”.

Post più popolari