Es 19, 6 Sarete per me una nazione santa

(Es 19, 6) Sarete per me una nazione santa
[6] Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste parole dirai agli Israeliti".
(CCC 752) Nel linguaggio cristiano, il termine “Chiesa” designa l'assemblea liturgica [1Cor 11,18; 14,19.28.34-35], ma anche la comunità locale [1Cor 1,2; 16,1] o tutta la comunità universale dei credenti [1Cor 15,9; Gal 1,13; Fil 3,6]. Di fatto questi tre significati sono inseparabili. La “Chiesa” è il popolo che Dio raduna nel mondo intero. Essa esiste nelle comunità locali e si realizza come assemblea liturgica, soprattutto eucaristica. Essa vive della Parola e del Corpo di Cristo, divenendo così essa stessa corpo di Cristo. (CCC 2060) Il dono dei comandamenti e della Legge fa parte dell'Alleanza conclusa da Dio con i suoi. Secondo il libro dell'Esodo, la rivelazione delle “dieci parole” viene accordata tra la proposta dell'Alleanza [Es 19] e la sua stipulazione [Es 24], dopo che il popolo si è impegnato a “fare” tutto ciò che il Signore aveva detto e ad “obbedirvi” (Es 24,7). Il Decalogo non viene mai trasmesso se non dopo la rievocazione dell'Alleanza (Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un'alleanza sull'Oreb: Dt 5,2). (CCC 709) La Legge, segno della Promessa e dell'Alleanza, avrebbe dovuto reggere il cuore e le istituzioni del popolo nato dalla fede di Abramo. “Se vorrete ascoltare la mia voce e custodirete la mia alleanza, sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa” (Es 19,5-6; cf 1Pt 2,9). Ma, dopo Davide, Israele cede alla tentazione di divenire un regno come le altre nazioni. Ora il regno, oggetto della promessa fatta a Davide, [2Sam 7; Sal 89; Lc 1,32-33] sarà l'opera dello Spirito Santo e apparterrà ai poveri secondo lo Spirito.

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