1Re 19, 1-5 Ma un angelo lo toccò e gli disse
1 Re 19
(1Re 19, 1-5) Ma un angelo lo toccò e gli disse[1] Acab raccontò a Gezabele tutto ciò che Elia aveva fatto e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti. [2] Allora Gezabele inviò ad Elia un messaggero perché gli dicesse: «Che gli dèi mi facciano questo male e aggiungano ancora quest'altro, se domani a quest' ora non avrò fatto della tua vita come della vita di ognuno di essi». [3] Elia ebbe paura, si alzò e se ne andò per mettersi in salvo. Arrivò a Bersabea, che si trova in Giuda, e vi lasciò il suo servo. [4] S'inoltrò quindi nel deserto camminando per tutto un giorno e andò a sedersi sotto una ginestra. Qui si augurò di morire dicendo: «Ora basta, o Signore, prendi la mia vita perché io non sono migliore dei miei antenati». [5] Poi si sdraiò e s'addormentò sotto quella ginestra. Ma un angelo lo toccò e gli disse: «Lèvati e mangia!». [6] Egli guardò ed ecco che vicino al capo v'era una focaccia cotta su pietre infuocate e una brocca d' acqua. Mangiò e bevve, poi tornò a sdraiarsi. [7] L'angelo del Signore venne una seconda volta, lo toccò e gli disse: «Lèvati e mangia, altrimenti troppo lungo sarà per te il cammino». [8] Di nuovo si levò, mangiò e bevve; poi, sostenuto da quel cibo, camminò per quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Oreb.
(CCC 328) L'esistenza degli esseri spirituali, incorporei, che la Sacra Scrittura chiama abitualmente angeli, è una verità di fede. La testimonianza della Scrittura è tanto chiara quanto l'unanimità della Tradizione. (CCC 332) Essi, fin dalla creazione [Gb 38,7, dove gli angeli sono chiamati “figli di Dio”] e lungo tutta la storia della salvezza, annunciano da lontano o da vicino questa salvezza e servono la realizzazione del disegno salvifico di Dio: chiudono il paradiso terrestre [Gen 3,24], proteggono Lot [Gen 19], salvano Agar e il suo bambino [Gen 21,17], trattengono la mano di Abramo [Gen 22,11]; la Legge viene comunicata “per mano degli angeli” [At 7,53], essi guidano il Popolo di Dio [Es 23,20-23], annunziano nascite [Gdc 13] e vocazioni [Gdc 6,11-24; Is 6,6], assistono i profeti [1Re 19,5], per citare soltanto alcuni esempi. Infine, è l'angelo Gabriele che annunzia la nascita del Precursore e quella dello stesso Gesù [Lc 1,11.26].