Tb 13, 2 Nulla sfugge alla sua mano
(Tb 13, 2) Nulla sfugge alla sua mano
[2] Benedetto Dio che vive in eterno il suo regno dura per tutti i secoli; Egli castiga e usa misericordia, fa scendere negli abissi della terra, fa risalire dalla Grande Perdizione e nulla sfugge alla sua mano.
(CCC 269 Le Sacre Scritture affermano a più riprese la potenza universale di Dio. Egli è detto “il Potente di Giacobbe” (Gen 49,24; Is 1,24 e altrove), “il Signore degli eserciti”, “il Forte, il Potente” (Sal 24,8-10). Se Dio è onnipotente “in cielo e sulla terra” (Sal 135,6), è perché lui stesso li ha fatti. Nulla quindi gli è impossibile [Ger 32,17; Lc 1,37] e dispone della sua opera come gli piace [Ger 27,5]; egli è il Signore dell'universo, di cui ha fissato l'ordine che rimane a lui interamente sottoposto e disponibile; egli è il Padrone della storia: muove i cuori e guida gli avvenimenti secondo il suo beneplacito [Est 4,17c; Prv 21,1; Tb 13,2]. “Prevalere con la forza ti è sempre possibile; chi potrà opporsi al potere del tuo braccio?” (Sap 11,21).