Gaudium et spes n. 29 e commento CCC
29. Fondamentale uguaglianza di tutti gli uomini e giustizia sociale.
Ogni discriminazione dei diritti fondamentali della persona va contro il disegno di Dio
[n. 29c] Ma ogni genere di discriminazione circa i
diritti fondamentali della persona, sia in campo sociale che culturale, in
ragione del sesso, della razza, del colore, della condizione sociale, della
lingua o religione, deve essere superato ed eliminato, come contrario al
disegno di Dio.
(CCC 1938) Esistono anche disuguaglianze inique che colpiscono milioni di uomini e di donne.
Esse sono in aperto contrasto con il Vangelo: “L'eguale dignità delle persone
richiede che si giunga ad una condizione più umana e giusta della vita. Infatti
le troppe disuguaglianze economiche e sociali, tra membri e tra popoli
dell'unica famiglia umana, suscitano scandalo e sono contrarie alla giustizia
sociale, all'equità, alla dignità della persona umana, nonché alla pace sociale
ed internazionale” [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium
et spes, 29]. (CCC 1939) Il principio di solidarietà, designato pure con il
nome di “amicizia” o di “carità sociale”, è un’esigenza diretta della
fraternità umana e cristiana [Giovanni Paolo II, Lett. enc. Sollicitudo rei socialis, 38-40; Id.,
Lett. enc. Centesimus annus, 10]: Un
errore “oggi largamente diffuso è la dimenticanza della legge della solidarietà
umana e della carità, legge dettata e imposta tanto dalla comunità di origine e
dall'uguaglianza della natura ragionevole, propria di tutti gli uomini, a
qualsiasi popolo appartengano, quanto dal sacrificio offerto da Gesù Cristo
sull'altare della croce, al Padre suo celeste, in favore dell'umanità
peccatrice” [Pio XII, Lett. enc. Summi
pontificatus]. (CCC 1940) La solidarietà si esprime innanzitutto nella
ripartizione dei beni e nella remunerazione del lavoro. Suppone anche l'impegno
per un ordine sociale più giusto, nel quale le tensioni potrebbero essere
meglio riassorbite e i conflitti troverebbero più facilmente la loro soluzione
negoziata.