Commento CCC a YouCat Domanda n. 504 + Martedì TO 4 sett.
YOUCAT Domanda n. 504 Parte I. Cosa riesce ad ottenere un cristiano con la meditazione?
(Risposta Youcat) Con la Meditazione un cristiano cerca
il silenzio necessario a sperimentare la vicinanza di Dio e la pace che si
prova alla sua presenza; egli spera di sperimentare in maniera tangibile la sua
presenza come un dono di grazia che
non si è meritata, che non è il prodotto di una particolare tecnica di
meditazione.
Riflessione e
approfondimenti
(Commento CCC) (CCC 2705) La meditazione è soprattutto una ricerca. Lo
spirito cerca di comprendere il perché e il come della vita cristiana, per
aderire e rispondere a ciò che il Signore chiede. Ci vuole un'attenzione
difficile da disciplinare. Abitualmente ci si aiuta con qualche libro, e ai
cristiani non mancano: la Sacra Scrittura, particolarmente il Vangelo, le sante
icone, i testi liturgici del giorno o del tempo, gli scritti dei Padri della
vita spirituale, le opere di spiritualità, il grande libro della creazione e
quello della storia, la pagina dell'“Oggi” di Dio.
Per meditare
(Commento
Youcat) La
Meditazione può essere un aiuto importante per la fede, per il rafforzamento e
la maturazione della persona; ma le tecniche di meditazione che promettono un
contatto con Dio o addirittura l'unione dell'anima con lui sono un imbroglio. A
causa di false promesse di questo tipo molti uomini si convincono di essere
stati abbandonati da Dio, poiché non riescono a "sentirlo"; egli però
non si lascia condizionare da determinati metodi di contemplazione, ma si
concede a noi come e quando egli vuole.
(Commento CCC) (CCC 2706) Meditare quanto si legge porta ad
appropriarsene, confrontandolo con se stessi. Qui si apre un altro libro:
quello della vita. Si passa dai pensieri alla realtà. A misura dell'umiltà e
della fede che si ha, vi si scoprono i moti che agitano il cuore e li si può
discernere. Si tratta di fare la verità per venire alla Luce: “Signore, che
cosa vuoi che io faccia?”.
(Continua la domanda: Cosa riesce ad ottenere un cristiano con la meditazione?)
Martedì
La ribellione di Assalonne, divenuta guerra, termina tragicamente.
Assalonne è ucciso, ma Davide si preoccupa solo del proprio dolore, ignorando
il popolo che ha sofferto e si è sacrificato
per lui. Il Vangelo presenta Gesù che guarisce una
donna, malata da dodici anni e risuscita la figlia del capo della sinagoga.
Ascoltiamo la Parola di Dio
2Sam 18,
9-10.14.21.24-25.30-32; 19, 1-3:
In quei giorni, 9Assalonne
s'imbatté nei servi di Davide. Assalonne cavalcava il mulo; il mulo entrò sotto
il groviglio di una grande quercia e la testa di Assalonne rimase impigliata
nella quercia e così egli restò sospeso fra cielo e terra, mentre il mulo che
era sotto di lui passò oltre. 10Un uomo lo vide e venne a riferire a
Ioab: "Ho visto Assalonne appeso a una quercia". Allora Ioab 14prese
in mano tre dardi e li ficcò nel cuore di Assalonne, che era ancora vivo nel
folto della quercia. 21Poi Ioab disse all'Etiope: "Va' e
riferisci al re quello che hai visto". 24Davide stava seduto
fra le due porte; la sentinella salì sul tetto della porta sopra le mura, alzò
gli occhi, guardò, ed ecco vide un uomo correre tutto solo. 25La
sentinella gridò e l'annunciò al re. Il re disse: "Se è solo, ha in bocca
una bella notizia". 30Il re gli disse: "Mettiti là, da
parte". Quegli si mise da parte e aspettò. 31Ed ecco arrivare
l'Etiope che disse: "Si rallegri per la notizia il re, mio signore! Il
Signore ti ha liberato oggi da quanti erano insorti contro di te". 32Il
re disse all'Etiope: "Il giovane Assalonne sta bene?". L'Etiope
rispose: "Diventino come quel giovane i nemici del re, mio signore, e
quanti insorgono contro di te per farti del male!". 1Allora
il re fu scosso da un tremito, salì al piano di sopra della porta e pianse;
diceva andandosene: "Figlio mio Assalonne! Figlio mio, figlio mio
Assalonne! Fossi morto io invece di te, Assalonne, figlio mio, figlio
mio!". 2Fu riferito a Ioab: "Ecco, il re piange e fa lutto
per Assalonne". 3La vittoria in quel giorno si cambiò in lutto
per tutto il popolo, perché il popolo sentì dire in quel giorno: "Il re è
desolato a causa del figlio".
Mc 5, 21-43: In
quel tempo, 21essendo Gesù passato di nuovo in
barca all'altra riva, gli si radunò attorno molta folla ed egli stava lungo il
mare. 22E venne uno dei capi della sinagoga, di nome Giàiro, il
quale, come lo vide, gli si gettò ai piedi 23e lo supplicò con
insistenza: "La mia figlioletta sta morendo: vieni a imporle le mani,
perché sia salvata e viva". 24Andò con lui. Molta folla lo
seguiva e gli si stringeva intorno. 25Ora una donna, che aveva
perdite di sangue da dodici anni 26e aveva molto sofferto per opera
di molti medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun vantaggio, anzi
piuttosto peggiorando, 27udito parlare di Gesù, venne tra la folla e
da dietro toccò il suo mantello. 28Diceva infatti: "Se riuscirò
anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata". 29E subito le
si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era guarita dal male. 30E
subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui, si voltò
alla folla dicendo: "Chi ha toccato le mie vesti?". 31I
suoi discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che si stringe intorno a te
e dici: "Chi mi ha toccato?". 32Egli guardava attorno, per
vedere colei che aveva fatto questo. 33E la donna, impaurita e
tremante, sapendo ciò che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli
disse tutta la verità. 34Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede
ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male". 35Stava
ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga vennero a dire:
"Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il Maestro?". 36Ma
Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della sinagoga: "Non temere,
soltanto abbi fede!". 37E non permise a nessuno di seguirlo,
fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. 38Giunsero
alla casa del capo della sinagoga ed egli vide trambusto e gente che piangeva e
urlava forte. 39Entrato, disse loro: "Perché vi agitate e
piangete? La bambina non è morta, ma dorme". 40E lo deridevano.
Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la madre della bambina e
quelli che erano con lui ed entrò dove era la bambina. 41Prese la
mano della bambina e le disse: " Talità kum ", che significa:
"Fanciulla, io ti dico: àlzati!". 42E subito la fanciulla
si alzò e camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande
stupore. 43E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a
saperlo e disse di darle da mangiare.
Meditiamo con lo Spirito Santo
La ribellione di Assalonne, diventata guerra si conclude
tragicamente. Assalonne è ucciso, ma Davide pensa solo al proprio dolore e dimentica
quanti sono morti per salvarlo. Piange e ripete: "Figlio mio, figlio mio Assalonne”. Facendo
così cambia la vittoria in lutto.
L’amore paterno di Davide per il figlio è
comprensibile, sconcerta però la sua completa trascuratezza del suo popolo, che lui doveva
difendere e che invece ha difeso il re, morendo per lui.
Davide pensa solo a sé
e non al dolore delle vedove, degli orfani, dei soldati sacrificatisi per lui. Tale
comportamento conferma quanto fosse giusto il rimprovero di Dio a Israele che
voleva "un re come tutti gli altri popoli”,
ossia un re che pensa soltanto a se stesso.
Il Vangelo presenta due
significativi miracoli di Gesù. Nel primo guarisce una
donna, malata da dodici anni, che aveva speso tutti i suoi averi con molti
medici e peggiorato senza guarire.
Credeva che toccando le vesti di Gesù sarebbe
guarita, e così avviene. La parola che Gesù le rivolge: “Figlia, la tua fede ti ha salvata” è incoraggiante e impegnativa.
Gesù, infatti, non rivendica a sé il potere di far miracoli e guarire ma ricorda
la necessità di credere in lui.
Il secondo miracolo è ancora maggiore. Gesù
risuscita una bambina di dodici anni, figlia di un capo della sinagoga.
Vedendo il trambusto
e la gente che piange e urla, dice che la bambina dorme ed è deriso. Entrato in
casa, prende la bambina per mano, le dice di alzarsi ed ella si alza subito.
Gesù invita i genitori a darle da mangiare. Anche qui la fede contribuisce al
miracolo.
Il padre della bambina supplicava Gesù con insistenza e il Signore lo
esaudisce. Ciò mostra l’importanza del pregare e intercedere per sé e per quanti
non sanno o non possono pregare. Gesù ascolta sempre ed esaudisce chi crede in
lui. A tutti noi ripete sempre: “Non
temere, soltanto abbi fede!”.
Riflessione
Agisce bene Davide pensando solo al proprio dolore e
dimenticando quello del suo popolo?
Che cosa dice Gesù alla donna che credeva e confidava nel
suo potere di guarirla?
Che cosa ottiene la supplica insistente del capo della
sinagoga perché sua figlia viva?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“Nella tua Paola, O
Padre, manifesti la potenza che ci salva; fa’ che essa risuoni in tutte le
lingue e tutte le culture, e sia accolta da ogni uomo come offerta di salvezza”.