Commento CCC a YouCat Domanda n. 513 – Parte I. + Martedì 2ª sett. di Quaresima



YOUCAT Domanda n. 513 – Parte I. Qual è la struttura del Padre Nostro?


(Risposta Youcat) Il Padre Nostro si compone di sette richieste che si rivolgono al Padre celeste e misericordioso; le prime tre fanno riferimento a Dio e al modo in cui lo si serve correttamente; le ultime quattro portano al cospetto del Padre nostro celeste la nostra natura umana.

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2803) Dopo averci messo alla presenza di Dio nostro Padre per adorarlo, amarlo, benedirlo, lo Spirito filiale fa salire dai nostri cuori sette domande, sette benedizioni. Le prime tre, più teologali, ci attirano verso la gloria del Padre, le ultime quattro, come altrettante vie verso di lui, offrono alla sua grazia la nostra miseria. “L'abisso chiama l'abisso” (Sal 42,8).

Per meditare

(Commento CCC) (CCC 2804) Il primo gruppo di domande ci porta verso di lui, a lui: il tuo nome, il tuo regno, la tua volontà! E' proprio dell'amore pensare innanzi tutto a colui che si ama. In ognuna di queste tre petizioni noi non “ci” nominiamo, ma siamo presi dal “desiderio ardente”, dall'“angoscia” stessa del Figlio diletto per la gloria del Padre suo [Lc 22,14; 12,50]. “Sia santificato […]. Venga […]. Sia fatta…”: queste tre suppliche sono già esaudite nel sacrificio di Cristo Salvatore, ma sono ora rivolte, nella speranza, verso il compimento finale, in quanto Dio non è ancora tutto in tutti [1Cor 15,28].

(Continua la domanda: Qual è la struttura del Padre Nostro?)


Martedì


Il Signore fa una promessa grandiosa: trasforma in occasioni di grazia tutti i nostri peccati. Anche se fossero scarlatti li rende più bianchi della neve, se rossi come porpora li fa candidi come lana. Nel Vangelo, Gesù c’insegna come possiamo contribuire con lui a questo mutamento.

Ascoltiamo la Parola di Dio


Is 1, 10. 16-20: 10Ascoltate la parola del Signore, capi di Sòdoma; prestate orecchio all'insegnamento del nostro Dio, popolo di Gomorra! 16Lavatevi, purificatevi, allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni. Cessate di fare il male, 17imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova". 18"Su, venite e discutiamo - dice il Signore. Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve. Se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. 19Se sarete docili e ascolterete, mangerete i frutti della terra. 20Ma se vi ostinate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada, perché la bocca del Signore ha parlato".

Mt 23, 1-12: In quel tempo, 1Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2dicendo: "Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito. 5Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati "rabbì" dalla gente.  8Ma voi non fatevi chiamare "rabbì", perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9E non chiamate "padre" nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10E non fatevi chiamare "guide", perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo. 11Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato.

Meditiamo con lo Spirito Santo


La prima lettura mostra la promessa straordinaria del Signore al suo popolo: trasformare i suoi peccati in occasioni di grazia. Isaia prende a esempio di ciò i colori biblici più tenaci e immutabili: Dio rende più bianco della neve ciò che è scarlatto, fa candido come lana ciò che è rosso come porpora. 
Nessuna persona può farlo e tanto meno cancellare il male commesso. Dio può non solo cancellarlo ma anche, cosa più difficile, trasformarlo in bene. Chi si separa da Dio, quindi, non ha rimedio. Solo il Signore trasforma tutto e fa nuova ogni cosa. La sua infinita bontà muta i nostri peccati in occasioni di grazia e in sorgenti d’amore. 
L’Apocalisse rivela che Dio opera ciò, perché Gesù, Figlio di Dio, è l’Agnello di Dio che ha versato il suo sangue sulla croce, per puro amore. I cristiani sono coloro che “hanno lavato le loro vesti rendendole candide nel sangue dell’Agnello(7, 14)
Nel Vangelo, Gesù insegna alla folla e ai discepoli come realizzare ciò. Anzitutto dobbiamo evitare ogni ipocrisia di scribi e farisei, che pongono sugli altri pesi che essi non sfiorano neppure col dito. Non dobbiamo neppure cercare di primeggiare orgogliosamente sugli altri. Non dobbiamo pretendere segni, posti e trattamenti di onore, né essere considerati maestri e guide. 
Solo Dio è nostro Padre, Maestro e Guida. La vera grandezza spirituale sta nel soccorrere gli oppressi, rendere giustizia agli orfani, difendere la causa delle vedove. Ciò che cancella i peccati è essere umili e servire gli altri. 
Davanti a Dio, il vero modo per essere primi è farsi ultimi, il vero modo per  essere onorati è umiliarsi, farsi umili e servi di tutti, come Gesù, il Figlio di Dio che per noi si è fatto ultimo ed è morto per salvarci.    

Riflessione 


Che cosa significa che i nostri peccati scarlatti, diventeranno bianchi come neve?

Chi è l’unico nostro vero “Padre”, “Maestro” e “Guida”?

Fra tutti i discepoli e i seguaci di Cristo chi è il più grande?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa


Custodisci, O Padre, la tua Chiesa con la tua continua benevolenza, e poiché, a causa della debolezza umana, non può sostenersi senza di te, il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo e la guidi alla salvezza eterna”.  

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