Commento CCC a YouCat Domanda n. 513 – Parte II. + Mercoledì 2ª sett. di Quaresima



YOUCAT Domanda n. 513 – Parte II. Qual è la struttura del Padre Nostro?


(Risposta Youcat – ripetizione) Il Padre Nostro si compone di sette richieste che si rivolgono al Padre celeste e misericordioso; le prime tre fanno riferimento a Dio e al modo in cui lo si serve correttamente; le ultime quattro portano al cospetto del Padre nostro celeste la nostra natura umana.   

Riflessione e approfondimenti

(Commento CCC) (CCC 2805) Il secondo gruppo di domande si snoda con il movimento di certe epiclesi eucaristiche: è offerta delle nostre attese e attira lo sguardo del Padre delle misericordie. Sale da noi e ci riguarda, adesso, in questo mondo: “Dacci […] rimetti a noi […]; non ci indurre […]; liberaci”. La quarta e la quinta domanda riguardano la nostra vita in quanto tale, sia per sostenerla con il nutrimento, sia per guarirla dal peccato; le ultime due riguardano il nostro combattimento per la vittoria della Vita, lo stesso combattimento della preghiera.

Per meditare

(Commento CCC) (CCC 2806) Attraverso le prime tre domande veniamo rafforzati nella fede, colmati di speranza e infiammati di carità. Creature e ancora peccatori, dobbiamo supplicare per noi, quel “noi” a misura del mondo e della storia, che offriamo all'amore senza misura del nostro Dio. Infatti è per mezzo del nome del suo Cristo e mediante il regno del suo Santo Spirito che il Padre nostro realizza il suo Disegno di salvezza per noi e per il mondo intero.    

(Prossima domanda: Qual è l'importanza del Padre Nostro fra le altre preghiere?)


Mercoledì


Le due letture presentano la persecuzione dei giusti da parte dei malvagi. Nella prima lettura perseguitato è il profeta Gerema, nella seconda lo è il Figlio stesso di Dio, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti.

Ascoltiamo la Parola di Dio


Ger 18, 18-20: [I nemici del profeta dissero] 18dissero: "Venite e tramiamo insidie contro Geremia, perché la legge non verrà meno ai sacerdoti né il consiglio ai saggi né la parola ai profeti. Venite, ostacoliamolo quando parla, non badiamo a tutte le sue parole". 19Prestami ascolto, Signore, e odi la voce di chi è in lite con me. 20Si rende forse male per bene? Hanno scavato per me una fossa. Ricòrdati quando mi presentavo a te, per parlare in loro favore, per stornare da loro la tua ira.

Mt 20, 17-28: In quel tempo, 17mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: 18"Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte 19e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà". 20Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedeo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. 21Egli le disse: "Che cosa vuoi?". Gli rispose: "Di' che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno". 22Rispose Gesù: "Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?". Gli dicono: "Lo possiamo". 23Ed egli disse loro: "Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato". 24Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. 25Ma Gesù li chiamò a sé e disse: "Voi sapete che i governanti delle nazioni dominano su di esse e i capi le opprimono. 26Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore 27e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. 28Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti".

Meditiamo con lo Spirito Santo


Le due letture trattano il tema della persecuzione dei giusti da parte dei malvagi. Nella prima lettura, il perseguitato è il profeta Geremia. I malvagi lo ostacolano quando parla e non badano alle sue parole, ma cercano pretesti per calunniarlo e farlo tacere. Egli, però, come Cristo, prega per i suoi persecuori e parla a Dio in loro favore, per stornare da loro la sua ira. 
Il vangelo presenta il terzo annuncio fatto da Gesù ai suoi discepoli, sulla sua passione e morte ormai imminenti. Egli dice chiaramente che: “lo consegneranno ai pagani perché venga deriso, flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà”. I discepoli, però, non si curano delle sue parole, ma ritornano a chiedere privilegi e potere personali. 
Due di essi si servono della loro stessa madre per ottenere da Gesù il massimo potere e onore di sedersi nel suo regno alla sua destra e alla sua sinistra. Gli altri dieci s’indignano. Gesù allora dice loro: “voi non sapete quello che chiedete”. 
Poi, alludendo alla sua prossima passione cruenta chiede loro se possono bere il calice che sta per bere. Essi, immersi nella loro brama di grandezza, non capiscono la sua domanda e rispondono “lo possiamo”. Gesù, alludendo al loro futuro martirio, replica: “il mio calice, lo berrete”. Riguardo al privilegio richiestogli, invece, aggiunge: “sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato”. 
Passa perciò all’insegnamento che gli sta più a cuore e che riguarda tutti: “chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo”. Accenna infine al suo esempio, concludendo: “Come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti”. 
Nel Regno di Dio la gloria vera e autentica è soltanto amare e servire, come Gesù, fino al sacrificio di noi stessi.  

Riflessione 


Come risponde il profeta Geremia ai suoi nemici che tramano insidie contro di lui?

Che cosa significa sedere alla destra e alla sinistra di Gesù nel suo regno?

Come si diventa il più grande e il primo nel Regno dei Cieli?

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa


Sostieni sempre, o Padre, la tua famiglia nell’impegno delle buone opere; confortala con il tuo aiuto nel cammino di questa vita e guidala al possesso dei beni eterni”.

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