Martedì 2ª settimana di Pasqua
Martedì 2ª settimana di Pasqua
La grazia del Signore Risorto fa della comunità cristiana di
Gerusalemme “un cuore solo e un'anima sola” anche nell’uso
dei beni. Gesù continua il dialogo con Nicodemo e gli conferma la propria
origine divina e la morte che lo attende.
Ascoltiamo la Parola di Dio
At 4, 32-37: 32La
moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e
un'anima sola e nessuno considerava sua proprietà quello che gli apparteneva,
ma fra loro tutto era comune. 33Con grande forza gli apostoli davano
testimonianza della risurrezione del Signore Gesù e tutti godevano di grande
favore. 34Nessuno infatti tra loro era bisognoso, perché quanti
possedevano campi o case li vendevano, portavano il ricavato di ciò che era
stato venduto 35e lo deponevano ai piedi degli apostoli; poi veniva
distribuito a ciascuno secondo il suo bisogno. 36Così Giuseppe,
soprannominato dagli apostoli Bàrnaba, che significa "figlio
dell'esortazione", un levita originario di Cipro, 37padrone di
un campo, lo vendette e ne consegnò il ricavato deponendolo ai piedi degli
apostoli.
Gv 3, 7-15: In quel tempo Gesù disse a Nicodemo 7“Non meravigliarti se ti ho detto: dovete nascere
dall'alto. 8Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non
sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito". 9Gli
replicò Nicodèmo: "Come può accadere questo?". 10Gli
rispose Gesù: "Tu sei maestro d'Israele e non conosci queste cose? 11In
verità, in verità io ti dico: noi parliamo di ciò che sappiamo e testimoniamo
ciò che abbiamo veduto; ma voi non accogliete la nostra testimonianza. 12Se
vi ho parlato di cose della terra e non credete, come crederete se vi parlerò
di cose del cielo? 13Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che
è disceso dal cielo, il Figlio dell'uomo. 14E come Mosè innalzò il
serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 15perché
chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Meditiamo con lo Spirito Santo
La lettura dagl Atti
mostra i frutti della Risurrezione e dell’Eucaristia di Cristo, nelle persone e
nelle comunità.
Essi rendono i cristiani un cuore solo e
un'anima sola e conferiscono loro un atteggiamento nuovo anche nei confronti
dei beni. Infatti, non considerano più loro proprietà esclusiva quello che
possiedono, ma lo mettono in comune.
Chi possiede campi o case li vende e dà il
ricavato agli Apostoli, che lo distibuiscono a quanti sono nel bisogno.
Anche
Bàrnaba, levita originario di Cipro, uomo virtuoso e pieno di Spirto Santo,
vende un suo campo e mette il ricavato ai piedi degli Apostoli.
Nel Vangelo
continua il dialogo di Gesù con Nicodemo, che prova ancora difficoltà a capire
le parole del Signore.
Il Figlio di Dio gli dice apertamente che parla di cose
che conosce e ha visto ma, nonostante ciò, i Giudei non accolgono la sua
testimonianza.
Però, se non gli credono quando parla di cose della terra, come
possono credere quando parla di quelle del cielo? Nessuno, infatti, è mai salito al
cielo, mentre il Figlio dell’uomo, ne è disceso.
Poi, alludendo alla sua
prossima crocifissione, Gesù conclude profeticamente: “come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato
il Figlio dell'uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna”.
Solo
chi crede in Gesù ha la vita eterna.
Oggi la Messa riguarda la testimonianza. Anzitutto, Gesù
testimonia i misteri della propria persona, della propria morte e risurrezione,
della propria missione e della propria
origine divina.
Poi, anche la primitiva comunità cristiana testimonia, con la
propria carità e l’amore reciproco, le grandi verità insegnate e vissute da
Gesù: amare, essere sempre uniti e solidali, aiutare i propri fratelli più
poveri o in necessità.
Il compito della Chiesa e di ogni cristiano, quindi, è e
sarà sempre di testimoniare, concretamene e a tutti, la verità e l’amore di Cristo.
Riflessione
Quale è la testimonianza più luminosa e convincente della primitiva comunità cristiana?
Perché i Giudei non accolgono la
testimonianza di Gesù, che parla di ciò che vede e conosce?
In che cosa la Messa di oggi riguarda in modo particolare la testimonianza?
Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa
“Concedi al tuo
popolo, Dio misericordioso, di proclamare la potenza del Signore risorto,
perché in lui, sacramento universale di salvezza, manifesti al mondo la
pienezza della vita nuova”.