Tempo Ordinario - Mercoledì 17ª settimana - S. Marta


 

Tempo Ordinario - Mercoledì 17ª settimana - S. Marta 

 


Geremia si lamenta con Dio per le sofferenze e le opposizioni incontrate nella missione profetica. Il Signore lo conforta e gli conferma il suo aiuto. Nel Vangelo Gesù prosegue il suo insegnamento sul regno dei cieli, gran tesoro e fonte di gioia. 


Ascoltiamo la Parola di Dio

 


(Ger 15, 10.16-21): 10Me infelice, madre mia! Mi hai partorito uomo di litigio e di contesa per tutto il paese! Non ho ricevuto prestiti, non ne ho fatti a nessuno, eppure tutti mi maledicono. 16Quando le tue parole mi vennero incontro, le divorai con avidità; la tua parola fu la gioia e la letizia del mio cuore, perché il tuo nome è invocato su di me, Signore, Dio degli eserciti. 17Non mi sono seduto per divertirmi nelle compagnie di gente scherzosa, ma spinto dalla tua mano sedevo solitario, poiché mi avevi riempito di sdegno. 18Perché il mio dolore è senza fine e la mia piaga incurabile non vuole guarire? Tu sei diventato per me un torrente infido, dalle acque incostanti. 19Allora il Signore mi rispose: "Se ritornerai, io ti farò ritornare e starai alla mia presenza; se saprai distinguere ciò che è prezioso da ciò che è vile, sarai come la mia bocca. Essi devono tornare a te, non tu a loro, 20e di fronte a questo popolo io ti renderò come un muro durissimo di bronzo; combatteranno contro di te, ma non potranno prevalere, perché io sarò con te per salvarti e per liberarti. Oracolo del Signore. 21Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti salverò dal pugno dei violenti".


(Mt 13, 44-46): In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 44Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo. 45Il regno dei cieli è simile anche a un mercante che va in cerca di perle preziose; 46trovata una perla di grande valore, va, vende tutti i suoi averi e la compra.

 

Meditiamo con lo Spirito Santo



Il profeta Isaia sfoga la sua desolazione perché, profetando, è divenuto oggetto di litigi e contese. Tutti lo maledicono. 
Era dedito alla parola di Dio che “divorò con avidità”, gioia e letizia del cuore, per cui chiede a Dio il perché del suo dolore senza fine e delle sue piaghe incurabili. 
Il Signore lo incoraggia a profetare ancora, promettendogli che sarà sempre con lui per salvarlo e liberarlo, rendendolo un muro di bronzo di fronte a tutti: “Ti libererò dalla mano dei malvagi e ti salverò dal pugno dei violenti". 
Nel Vangelo Gesù descrive il valore del Regno di Dio. È un tale tesoro che, per acquistarlo, vale la pena vendere tutto. Non esistono al mondo tesori e ricchezze, paragonabili. 
Quanti lo trovano per caso o lo cercano assiduamente, vendono tutto ciò che hanno per poterlo acquistare, perché lo possiede solo chi sa rinunciare a tutto. 
Con la grazia del Signore alcuni lo trovano più facilmente altri, invece, solo cercandolo sempre con fatica e insistenza. 
Per tutti, però, l’unico modo giusto è cercarlo sempre. Infatti, cercando i tesori del Regno possiamo scoprire anche la gioia, e solo scoprendo i tesori del Regno troveremo certamente la vera gioia   

 

Riflessione 



Da che cosa nasce la desolazione del profeta Isaia e che cosa gli risponde il Signore?

Che cosa insegnano le due brevissime parabole sul Regno dei cieli?

Perché trovare il tesoro del Regno produce una gioia spirituale così grande?

 

Preghiamo con la Liturgia e la Chiesa



O Padre, fonte di sapienza, che ci hai rivelato in Cristo il tesoro nascosto e la perla preziosa, concedi a noi il discernimento dello Spirito, perché sappiamo apprezzare fra le cose del mondo il valore inestimabile del tuo regno, pronti ad ogni rinunzia per l’acquisto del tuo dono”. 

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