2 Co 4, 8-15 Tribolazioni e ferma speranza

(2 Co 4, 8-15) Tribolazioni e ferma speranza
[8] Siamo infatti tribolati da ogni parte, ma non schiacciati; siamo sconvolti, ma non disperati; [9] perseguitati, ma non abbandonati; colpiti, ma non uccisi, [10] portando sempre e dovunque nel nostro corpo la morte di Gesù, perché anche la vita di Gesù si manifesti nel nostro corpo. [11] Sempre infatti, noi che siamo vivi, veniamo esposti alla morte a causa di Gesù, perché anche la vita di Gesù sia manifesta nella nostra carne mortale. [12] Di modo che in noi opera la morte, ma in voi la vita. [13] Animati tuttavia da quello stesso spirito di fede di cui sta scritto: Ho creduto, perciò ho parlato, anche noi crediamo e perciò parliamo, [14] convinti che colui che ha risuscitato il Signore Gesù, risusciterà anche noi con Gesù e ci porrà accanto a lui insieme con voi. [15] Tutto infatti è per voi, perché la grazia, ancora più abbondante ad opera di un maggior numero, moltiplichi l'inno di lode alla gloria di Dio. (CCC 1821) Noi possiamo, dunque, sperare la gloria del cielo promessa da Dio a coloro che lo amano [Rm 8,28-30] e fanno la sua volontà [Mt 7,21]. In ogni circostanza ognuno deve sperare, con la grazia di Dio, di perseverare “sino alla fine [Mt 10,22; Concilio di Trento: DS, 1541] e ottenere la gioia del cielo, quale eterna ricompensa di Dio per le buone opere compiute con la grazia di Cristo. Nella speranza la Chiesa prega che “tutti gli uomini siano salvati (1Tm 2,4). Essa anela ad essere unita a Cristo, suo Sposo, nella gloria del cielo: “Spera, anima mia, spera. Tu non conosci il giorno né l'ora. Veglia premurosamente, tutto passa in un soffio, sebbene la tua impazienza possa rendere incerto ciò che è certo, e lungo un tempo molto breve. Pensa che quanto più lotterai, tanto più proverai l'amore che hai per il tuo Dio e tanto più un giorno godrai con il tuo Diletto, in una felicità ed in un'estasi che mai potranno aver fine” [Santa Teresa di Gesù, Exclamaciones del alma a Dios, 15, 3]. (CCC 989) Noi fermamente crediamo e fermamente speriamo che, come Cristo è veramente risorto dai morti e vive per sempre, cosi pure i giusti, dopo la loro morte, vivranno per sempre con Cristo risorto, e che egli li risusciterà nell’ultimo giorno [Gc 6,39-40]. Come la sua, anche la nostra risurrezione sarà opera della Santissima Trinità: “Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo dai morti darà la vita anche ai vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi” (Rm 8,11) [1 Ts 4,14; 1 Cor 6,14; 2 Cor 4,14; Fil 3,10-11].

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